SALTARE I PASTI, COSA COMPORTA?
Molte volte quando sul mio canale Instagram apro il box domande sull’alimentazione consapevole, mi arriva la stessa affermazione: “salto un pasto al giorno per aiutarmi a dimagrire, è corretto?”
Vediamo come questa non sia una pratica corretta, che non aiuta a dimagrire e a mantenere il metabolismo attivo. Esatto, perchè privare l’organismo di nutrienti non porta a una riduzione della massa grassa, anzi!
Vediamo insieme che, saltare i pasti comporta:
- Un rallentamento del metabolismo: ciò si traduce, in poche parole, a dover mangiare sempre meno per poter mantenere il proprio peso;
- Aumento della massa grassa: il corpo risponde al lungo periodo di digiuno “facendo scorta”, interpretando il digiuno come una carenza di nutrienti non volontaria;
- Riduzione della massa muscolare;
- Rischio di carenze nutrizionali.
Il digiuno (anche solo quando è di 6-8 ore) è una condizione che mette “in allarme” il nostro organismo e comporta la liberazione di una serie di ormoni che agiscono a livello sistemico. In primis c’è un aumento della produzione di cortisolo da parte delle ghiandole surrenali: il cortisolo è strettamente correlato allo stress e comporta un maggior stato di nervosismo. Inoltre digiunare significa portare l’organismo a un calo di zuccheri e questo fa sì che venga stimolato il senso di fame, una fame nervosa e vorace.
Il risultato? Al pasto successivo si mangerà molto di più, andando alla ricerca soprattutto di carboidrati e rallentando molto la digestione.
Digiunare modifica la nostra composizione corporea. Quando si salta un pasto e si sta a digiuno per ore, regolarmente durante le settimane, si arriva a una carenza di nutrienti che spinge il nostro organismo a richiedere zuccheri (ne ha bisogno il cervello in “allarme”). Questi zuccheri vengono prodotti anche dal nostro fegato a partire dalle proteine della massa muscolare, che viene smantellata. Saltare regolarmente i pasti porta quindi a una perdita di massa muscolare e un aumento conseguente di massa grassa. Questa “nuova” ripartizione della composizione corporea conduce a un inevitabile rallentamento del metabolismo!
Se saltate i pasti per la condizione che stiate facendo del bene al vostro corpo, forse è il caso di rivedere questa abitudine. Se invece, per motivi organizzativi, un pasto è a rischio, ci sono delle piccole accortezze che si possono adottare per evitare di non mangiare nulla da mattina a sera. Fosse anche un pacchetto di cracker, della frutta secca, uno yogurt…qualcosa che possiate portare facilmente al lavoro o all’università per sopperire alla mancanza di un vero pasto (andando poi a bilanciare gli altri).
Perciò, anziché saltare i pasti, sarebbe opportuno seguire una dieta bilanciata composta da 3 pasti principali + 1-2 spuntini, mangiando quindi ogni 3-4 ore. Questa ripartizione aiuta a gestire in maniera ottimale la glicemia e l’insulina, per evitare picchi glicemici e il conseguente consumo eccessivo di zuccheri e carboidrati.
L’organismo starà meglio con un regolare apporto di nutrienti durante la giornata: vi ringrazierà!
Dott.ssa Francesca Oggionni Dietista @unamelaperdietista
Potrebbe interessarti anche:
IDEA MENÙ PER UNA SETTIMANA DI NOVEMBRE
RISCHI E CRITICITA’ DELLA DIETA IPERPROTEICA: E’ DAVVERO EFFICACE?
FAME E VOGLIA DI DOLCE DOPO CENA: PERCHE’ VIENE E COME GESTIRLA